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Come creare un corso online: la mia esperienza

Quando decidi di vendere quello che sai tramite dei corsi on line, sappilo, ti stai potenzialmente infilando in un ginepraio. 

Ho iniziato a lavorare alla mia scuola quasi 3 anni fa. I contenuti sono cresciuti esponenzialmente, ho creato più di 100 lezioni che portano a realizzare quasi altrettanti quadri finiti. Il metodo è rimasto sempre lo stesso, quello delle spiegazioni audio, che ti permettono di capire che cosa stai facendo con le mani, ragionandoci sopra, e non copiando quello che fanno davanti a te senza capire niente, eppure…

 

Eppure di errori se ne fanno tanti, e se posso esserti utile anche in questo, farò un riassunto di quelli che credo siano stati i miei, almeno i principali. 

 

 

 

Come creare un corso online: la piattaforma

Comincio con l'errore (e quindi con il consiglio) per me più importante:

NON RIMANERE SU UNA PIATTAFORMA SU CUI HO IL PIENO ( o quasi) CONTROLLO.

Quando ho aperto la mia scuola on line, ho fatto dei sondaggi in internet, tramite dei gruppi di cui facevo parte, e chiedendo ad amici/che professionisti. 

Tra le tante proposte prese in considerazione ho scelto Teachable, che è una piattaforma per vendere corsi dove quasi tutto è automatizzato. Se sei una mezza schiappa come me puoi portarti a casa un certo risultato, insomma. 

Ma io no… non ero felice. (E poi ti spiego perché.)

Sta di fatto che ho deciso di commissionare un sito fatto apposta per me, perdendo infinite notti insonni nel decidere come ottimizzare la montagna di contenuti che nel frattempo avevo creato, e non solo. 

Perché tu non ci pensi, ma ad ogni mossa dell’utente, corrisponde almeno una decisione tua. Se l’utente clicca su una parola, quel click deve portare in un certo posto. Se l’utente si perde, non acquista, o non è felice. E tu neanche, perché altrimenti, per cosa hai fatto tutta questa fatica? 

Ecco. Infiniti messaggi scambiati col programmatore con “ se cliccano qui preferisci che esca questo o quello?” “Questo testo lo volevi sopra o sotto la foto che mi hai inviato?” E tu magari sei a fare la spesa, in fila dalla pediatra (storie vere) con tutti e due i bambini malati… ma devi rispondete, è il tuo progetto, la tua CREATURA. 

Poi invece ci sono i momenti in cui tu sei perfettamente sul pezzo, ma siccome il programmatore/trice non vive solo ed esclusivamente per te, ma (addirittura) ha una vita sua e fa altro oltre a quello che sta facendo per te, non può essere perfettamente allineato alle tue esigenze, e quindi le consegne slittano. E quando a mole di lavoro è enorme, le consegne hanno la sciolina sulle scarpe, te lo dico io.

Insomma, figo avere un proprio sito, ma se non te lo sai programmare tu, lascia stare.

 

Come creare un corso online: i contenuti

-TANTI CONTENUTI =TANTA POSSIBILE CONFUSIONE:

 

se come me non hai il dono della sintesi (ce l’ho solo quando voglio portarti ad un risultato in realtà, è giusto contestualizzare anche i propri doni! ), avere molte cose da mostrare ad un utente che non ti conosce è un vero e proprio casino. Il mio consiglio è: prima trova il modo di mostrare quello che vuoi vendere, e poi aggiungi carne al fuoco. Il fatto che io abbia tenuto questi corsi con una cinquantina di persone per un anno, via Whatsapp, mi ha portato a creare una montagna di lezioni, prima di iniziare a dargli un ordine, e quando finalmente mi sono fermata, ero già a cavallo del delirio puro. Il che mi porta al prossimo punto:

Come creare un corso online: organizzazione prima di tutto!

-ORGANIZZAZIONE IS THE NEW BLACK:

Non ti basta sapere che cosa vuoi insegnare. E neanche in che modo. Se parti oggi, ti consiglio di decidere anche come lo venderai, come lo presenterai, che cosa vuoi che la persona che ti incontra nel suo cammino capisca prima di tutto, di te e di quello che gli offri. Io ho dei contenuti bomba. Di questo sono assolutamente certa. Insegno pittura come nessuno ha fatto finora, e non solo perché, ovviamente, lo faccio con un metodo molto personale, ma perché mi sono fatta una serie di domande a monte, quando volevo capire perché alcune persone rinunciano sentendosi poco portate per la pittura, pur dicendo “mi piacerebbe tanto saper dipingere ma non sono portato/a”. Non sei portato? Ti ci porto io.

 

 

Insomma: il “programma del corso” è il meno, perché se sai fare il tuo lavoro, mettere giù un programma è un gioco da ragazzi (io ad esempio insegnavo in aula da 12 anni, cambio i miei programmi ogni anno perché altrimenti mi annoio…per cui non era questo il problema). La vera fatica è il resto. 

Come creare un corso online: in conclusione...

E adesso ti do due dritte su Teachable:

-E’ favolosamente ricco di opzioni e possibilità. Il che può essere un problema se non sei un po’ sgamato. Avere mille opzioni ti fa perdere, a volte. Ma se prendi il via, è davvero favoloso.

-Ti paga dopo aver scalato la percentuale sue e di Paypal. Poi trattiene una percentuale per eventuali reclami. Poi ti paga in valuta giornaliera, col cambio dollaro-euro, perché è americana. E non sa che cosa sia un forfettario italiano, ovvio. Insomma, estate 2020: ho chiesto l’intervento di 9 commercialisti prima di capire come dovevo registrare i miei guadagni derivati dai corsi on line, o come dichiarare all’America che io le tasse le pagavo in Italia. Anche qui: se sei già un po’ pratico/a tutto bene, ma se sei un novellino/a come lo ero io… ti lascio immaginare i momenti di sconforto.

 

Detto questo:

-NON MOLLARE. Non conto più quante persone mi hanno detto: “ e tu non hai ancora rinunciato?” no. E non rinuncerò. Quello che sto facendo lo faccio perché ci credo. Davvero. Profondamente. So di poter cambiare la vita di qualcuno, con la pittura. Se non la vita. So di poter regalare qualche momento magico. E questo, è quello che mi ha mosso fino a qui.

 

 

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